Come fare l'olio cbd in casa !

 


Ecco la guida semplice e pratica del canapino per fare l’olio cbd comodamente a casa vostra.


Premessa


Esistono diversi modi per fare l’olio cbd in casa ed esistono anche due basi diverse da dove partire. Potete partire usando le infiorescenze di cannabis light (quelle legali, praticamente senza thc) oppure potete partire usando i cristalli di cbd. Secondo me non ci sono differenze tra usare una base o l’altra, forse partendo dai cristalli di cbd riuscirete a dosare meglio, principalmente per chi è alle prime armi, la quantità di cbd presente nel vostro olio.

I due modi differenti invece consistono nell’usare un olio vettore da infiltrare nelle infiorescenze come ad esempio l’olio di oliva, l’olio di cocco o l’olio mct, oppure usare l’alcol. Io preferisco il primo metodo, non tanto per il risultato finale, ma perché con il secondo dovrete riscaldare l’ alcol, operazione un po’ pericolosa sia per i fumi che emana sia per il notevole rischio di incendio se non si è pratici del operazione.

Bene ora iniziamo con la nostra guida, vediamo come fare l’olio cbd partendo dalle infiorescenze e usando un olio vettore. Vedrete anche un esempio pratico usando l’olio di oliva.


INFIORESCENZE E OLIO VETTORE


Cosa ci serve?


Diciamo subito che non serve nessuna attrezzatura particolare e probabilmente avrete già tutto in casa.

Ecco un breve elenco:

Un forno ( serve per riscaldare la cannabis per fare la decarbossilazione)

Carta da forno

Macchina per fare sottovuoto ( serve solo se non avete il forno, sempre per la decarbossilazione)

Infiorescenze di cannabis light ( al gusto che volete, l’importante che siano di qualità come quelle che usa il canapino)

Grinder (serve per tritare la cannabis, sconsiglio di usare un coltellino)

Olio vettore ( va benissimo olio di oliva, olio di cocco oppure olio mct)

Pentole per fare il bagno maria.

Un termometro.

Una garza o qualcosa di simile ( serve per filtrare l’olio)

Un barattolo ( per contenere il nostro olio, mi raccomando sia ermetico e meglio se di vetro)

Flaconi contagocce di vetro ( così potrete dosare il vostro olio cbd quando andrete ad assumerlo)



Fase 1 tritare l’erba


Si tratta di una fase che considero molto importante perché se le vostre infiorescenze sono sminuzzate in modo corretto vi troverete molto meglio nelle altre fasi.

Dovete prendere il vostro grinder ( meglio se di qualità come quello che ha il canapino risparmierete tempo e il risultato sarà migliore ) aprirlo, mettere al suo interno le infiorescenze e muovere le due parti del grinder finché non sentirete più nessuna resistenza, il risultato dovrà essere come quello in foto.



Fase 2 la decarbossilazione


Questo procedimento va fatto ogni volta che volete usare la cannabis per preparare olio, alimenti o bevande, perché se la cannabis non viene riscaldata non avrete i suoi cannabinoidi. Questo avviene in automatico solo quando la fumate perché accendendo il joint la cannabis si riscalda. Una piccola parentesi forse alcuni di voi staranno pensando che se si fanno degli alimenti, tipo dei biscotti, sia sufficiente la loro cottura e invece no la cannabis che andrete a utilizzare dovrà sempre essere decarbossilata in precedenza.

Adesso vediamo come fare questa operazione, riscaldate il forno fino ad una temperatura di circa 105 gradi, nel frattempo disponete la cannabis che avete sminuzzato su una teglia con della carta da forno. Mettetela nel forno per circa 45 minuti, passato questo tempo la cannabis sarà pronta e potremo considerare questa operazione conclusa.

Esiste anche un secondo metodo, si tratta della cottura sottovuoto. Dovete mettere la vostra cannabis tritata sotto vuoto, per farlo dovrete utilizzare una apposita macchina ormai molto diffusa un po’ in tutte le cucine, poi dovete prendere una pentola con dell’acqua e riscaldarla fino a che la temperatura non arriva a 95 gradi immergergli dentro il vostro sacchetto con la cannabis sotto vuoto e lasciare lì sempre a 95 gradi per un’ora. Fatto questo la vostra cannabis sarà pronta, si tratta di due operazioni entrambe semplici, l’unica cosa a cui stare attenti è la temperatura, nel forno non dovete superare i 120 gradi nel forno e non dovete superare i 100 gradi per un periodo prolungato nella pentola perché altrimenti rischierete di rovinare la vostra cannabis.



Fase tre il bagno maria


Bene adesso che la vostra cannabis è pronta, potete finalmente fare il vostro olio. Prendete le due pentole per il bagno maria, mettete l’acqua nella pentola più grande che va sotto e nel pentolino che va sopra metterete la vostra cannabis insieme al vostro olio vettore che avete scelto (nella foto vedete olio di oliva). Per darvi un’idea su quanto olio mettere, in genere si usa una parte di cannabis e 10 o 15 di olio vettore in base alla quantità di cbd che preferite sia presente nell’olio. Nell’esempio in foto sono state utilizzati 10 grammi di infiorescenze e 100 grammi di olio di oliva e l’olio che è uscito aveva una gradazione simile a quello al 20% che trovate in negozio. Il risultato è anche influenzato dalle infiorescenze che usate, se sono di minore qualità l’olio sarà meno forte.




Posizionate il pentolino con la vostra cannabis e l’olio vettore all’interno e lasciate cuocere a fuoco basso per un’ora e mezza due, durante questa fase controllate sempre che la temperatura non sia troppo eccessiva, non superate gli 80 gradi e questa è proprio una temperatura limite. Fatto questo il vostro olio è praticamente pronto, manca solo un’ultima fase: il filtraggio.


Fase quattro il filtraggio


Passate le due ore dovete togliere la pentola dal fuoco e filtrare l’olio nel barattolo. Potete usare una garza come nella foto, in questa fase è molto importante spremere al meglio le infiorescenze in modo che esca tutto l’olio e stare attente che le infiorescenze non entrino nel barattolo altrimenti dovrete filtrarlo di nuovo. Potete trasferire l’olio ottenuto nei flaconi contagocce. Bene fatta questa operazione avrete il vostro olio cbd fatto in casa da voi, vi consiglio di aspettare 24 ore prima di provarlo anche se non c’è nessun pericolo nel provarlo prima.



INFIORESCENZE E ALCOL


La procedura è molto simile a quella precedenza l’unica differenza è che useremo l’alcol invece dell’olio vettore , il filtraggio avviene prima del bagno maria , l’alcol evaporerà durante il bagno maria e il risultato sarà diverso , risulterà un estratto con una consistenza molto densa.


Cosa ci serve ?


Ci serviranno esattamente gli stessi attrezzi di prima, solo che invece dell’olio vettore ci servirà l’alcol alimentare.


Fase 1 e 2


Anche in questo caso dovremmo tritare l’erba e poi procedere alla decarbossilazione, tutto esattamente come descritto in precedenza.


Fase 3 aggiungere l’alcol


Prendete la vostra cannabis e mettetela in una ciotola e aggiungete alcol fino che non ne sarà completamente sommersa. Mescolate il tutto per circa 10 minuti, in questa fase l’alcol estrarrà il cbd dalle infiorescenze.


Fase 4 filtraggio


Come in precedenza con una garza dovrete filtrare l’alcol. In questo caso dovrete ripetere l’operazione più volte aggiungendo ogni volta dell’alcol pulito, alla fine dell’operazione l’estratto dovrebbe avere un colore verde chiaro.


Fase 5 il bagno maria


Mettete l’estratto che avete appena ottenuto nel pentolino per il bagno maria e posizionatelo come in precedenza sopra l’altra pentola con l’acqua. Adesso dovete cuocere a fuoco molto basso, durante questa fase l’alcol evaporerà e quindi dovete fare molta attenzione al pericolo di incendio ed è raccomandabile fare questo all’aria aperta. Durante la cottura ricordatevi di mescolare il tutto, alla fine rimarrà un estratto con una consistenza molto densa, ed ecco che avrete il vostro olio cbd fatto in casa con l’alcol.


CRISTALLI CBD E OLIO VETTORE


Cosa ci serve ?


Ecco l’elenco di quello che ci serve per fare questa procedura:

500mg di cristalli cbd

Olio vettore (come nell’alra procedura vanno benissimo olio di oliva, olio di cocco , olio mct)

Un barattolo come in precedenza

Flaconi contagocce di vetro


Fase 1 e fase finale


A differenza dei metodi precedenti, questa è un’operazione davvero molto semplice. Mettete l’olio vettore e i cristalli nel barattolo, la quantità di olio da mettere varia in base alla gradazione di olio cbd che volete ottenere, più olio mettete meno sarà forte il vostro olio. Per farvi un esempio se aggiungete 50ml di olio otterrete un olio cbd con una concentrazione di cbd del 10% circa, se ne aggiungete 25ml otterrete un olio cbd al 20% e così via.

Fatto questo vi basterà agitare il barattolo ( meglio se ben chiuso) fino a quando i cristalli saranno completamente sciolti e avrete ottenuto il vostro olio cbd che potete trasferire sui flaconi contagocce.





CONCLUSIONI


Abbiamo visto tre metodi per produrre l’olio cbd in casa, adesso vorrei dirvi la mia opinione su questi metodi i loro pregi e i loro svantaggi.

Iniziamo con il metodo delle infiorescenze e alcol: questo metodo a me non piace, non vedo molti lati positivi, il risultato che otterrete difficilmente sarà di qualità, ci vuole molto tempo ed è anche pericoloso realizzarlo.

I cristalli cbd e olio vettore ha numerosi vantaggi, praticamente non serve nessuna attrezzatura e ci vuole poco tempo. Però ci sono due svantaggi, il costo dei cristalli cbd è elevato e scioglierli completamente, se volete un olio con una percentuale di cbd elevata, a volte può essere difficile.

Per quanto riguarda l’usare le infiorescenze con l’olio vettore è sicuramente il metodo che vi permetterà di ottenere in casa un olio cbd molto simile a quello che comprate, anche se dovrete avere molta pazienza sia per via del procedimento lungo per farlo ma anche perché dovrete fare un po’ di esperienza prima di riuscire a capire i dosaggi esatti per ottenere la gradazione di cbd che più desiderate.

Insomma questi sono tre metodi per ottenere l’olio cbd in casa, adesso sapete quali sono i pregi e i difetti di ognuno a voi quale scegliere per cimentarvi a fare l’olio cbd fai da te, alla fine potreste anche scegliere di comprarlo in negozio… magari venire a prenderlo direttamente dal canapino...




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