SIGNORI, LA CANNABIS !

 

Signori, la cannabis !


La cannabis è un genere di piante angiosperme della famiglia delle cannabaceae. Si suddivide in diverse specie: c. sativa, c. indica e c. ruderalis. Originaria della siberia meridionale si diffuse in asia centrale e divenna sacra per gli hindu, in hindi veniva chiamata ganja.


Descrizione


Si tratta di una pianta erbacea a ciclo annuale, la sua altezza varia da 0,5 metri a 6 metri in base alla specie, le ruderalis, ad esempio, sono le più piccole mentre la sativa raggiunge i 5 metri. Presenta una lunga radice a fittone e un fusto eretto o a volte ramificato. Le foglie sono picciolate e provviste di stipole; ciascuna di esse è palmata, composta da 5 a 13 foglioline lanceolate, a margine dentato-seghettato, con punte acuminate fino a 10 cm di lunghezza e 1,5 cm di larghezza; nella parte bassa del fusto le foglie si presentano opposte, nella parte alta invece tendono a crescere alternate, soprattutto dopo il nono/decimo nodo della pianta, ovvero a maturazione sessuale avvenuta (dopo la fase vegetativa iniziale, nota popolarmente come "levata"). Le piante di cannabis possono avere gli organi riproduttivi maschili e anche quelli femminili nella stessa pianta, oppure possono essere anche dioiche,in pratica esistono anche le piante di cannabis maschili o femminili. La pianta germina in primavera e fiorisce in estate inoltrata, quando le ore di luce diminuiscono (è stato dimostrato che la durata del periodo vegetativo è influenzata dal fotoperiodo cui le piante vengono sottoposte; l'unica specie di Cannabis la cui fioritura non dipende dal fotoperiodo è la Cannabis ruderalis, la cui fioritura avviene automaticamente dopo un periodo di crescita vegetativa variabile tra 21 e 30 giorni circa, e si protrae per un arco di tempo di 4-6 settimane). La pianta germina in primavera e fiorisce in estate inoltrata, quando le ore di luce diminuiscono (è stato dimostrato che la durata del periodo vegetativo è influenzata dal fotoperiodo cui le piante vengono sottoposte; l'unica specie di Cannabis la cui fioritura non dipende dal fotoperiodo è la Cannabis ruderalis, la cui fioritura avviene automaticamente dopo un periodo di crescita vegetativa variabile tra 21 e 30 giorni circa, e si protrae per un arco di tempo di 4-6 settimane). La fioritura è un aspetto molto importante per gli agricoltori principianti e non che la coltivano, esistono anche le varietà definite “automatiche” , le quali possono essere un incrocio tra tutte e tre le varietà e raggiungono il periodo di fioritura in breve tempo anche se coltivate in ambienti, diciamo non ideali. L’ impollinazione delle piante, avviene tramite il trasporto da parte del vento. I metaboliti secondare fa distinguere la cannabis in due categorie , la canapa , caratterizzata dall’enzima CBDA-sintetasi e destinata ad usi agroindustriali e medicanti.( quella che noi chiamiamo cannabis light che contiene una percentuale elevata di CBD e bassa di THC). E la cannabis destinata alla produzione di infiorescenze ad uso ricreativo e medicale caratterizzata dall'enzima THCA-sinteta ( quella illegale con il THC che fa sballare). Infatti i preparitivi psicoattivi come la marijuana e l’ hashishsono costituiti dalla resina e dalle infiorescenze femminili ottenute appunto dal genotipo THCA-sintetasi. L'ibrido f1 manifesta la contemporanea presenza di entrambi i maggiori cannabinoidi CBD e THC confermando l'aspetto politipico della cannabis.


Chimica !



La resina contiene fino a 60 cannabinoidi, 100 terpenoidi e 20 flavonoidi.

In un altro articolo abbiamo approfondito il cannabinoide CBD, qui faremo solo una breve descrizione e un elenco dei cannabinoidi, un approfondimento a parte avrà il THC.

La struttura chimica dei cannabinoidi può essere descritta come quella di un terpene unito a un resorcinolo a sostituzione alchilica, oppure come quella di un sistema ad anello benzopiranico. I cannabinoidi finora riscontrati si possono dividere in "tipi" chimici (tra parentesi l'abbreviazione e il numero di composti):


tipo cannabigerolo (CBG; 6);

tipo cannabicromene (CBC; 5);

tipo cannabidiolo (CBD; 7);

tipo delta-9-THC (D-9-THC; 9);

tipo delta-8-THC (D-8-THC; 1, prob. artefatto);

tipo cannabinolo (CBN; 1, prob. artefatto);

tipo cannabinodiolo (prob. artefatto);

tipo cannabiciclolo (3);

tipo cannabielsoino (5);

tipo canabitriolo (9);

tetraidrocannabivarina (THCV)


Breve storia della cannabis


La cannabis è stata utilizzata sin dai tempi del neolitico,testimoniate dal ritrovamento di alcuni semi fossilizzati in una grotta in Romania. E’ stato ritrovato un pezzo di stoffa di canapa risalente all’ 8000 a. c. Cominciò ad essere coltivata in antichità in asia e in medio oriente perché produceva un’ottima fibra tessile. In occidente la sua coltivazione per la produzione industriale iniziò nel XVIII secolo. La fibra di canapa è stata per centinaia di anni la materia prima per la produzione di carta, fino all’arrivo del lo stupido proibizionismo. In Italia la canapa ha un’antica tradizione per essere utilizzata come fibra tessile. Veniva utilizzata per le corde e le vele delle navi da guerra e anche per le telerie per uso domestico. La coltivazione della pianta negli Stati Uniti risale probabilmente al XVIII secolo; una delle prime testimonianze in proposito è nel diario di George Washington (1765), dal quale risulta che egli personalmente coltivava piante di canapa.

L’ uso ricreativo della cannabis è iniziato dall’antichità, per prime furono le popolazioni hindu di India e Nepal. Fu consumata per secoli anche nei paesi arabi, in particolare dalla popolazione degli hashashin che in arabo significa” dediti al hashish”. Fu utilizzata anche dagli Assiri e grazie a loro fu fatta conoscere anche agli Sciti e Traci. In Cina era particolarmente apprezzata per le sue capacità curative, era usata principalmente sotto forma di bevanda per curare patologie dolorose interne, mentre sotto forma di fumo se ne faceva uso per la cura del mal di denti, di pustole o di lacerazioni al cavo orale. In uno dei più antichi testi di medicina, scritto dall’ imperatore cinese Shen Nung nel 2700 a. c., la canapa ne era inclusa. L’ utilizzo in Europa occidentale, sembra risalga all’ 800 a. c. in Grecia . Nell’ Europa centrale, la cannabis, era già coltivata ancora prima dell’ impero romano dalle tribù dei celti e dei pitti. In Europa il suo utilizzo continuò fino al 1484, quando una bolla papale ne vietò l’uso ai fedeli. Riprese nel 1800 circa quando l’ hashish divenne una vera e propria moda, specialmente, negli ambienti artistici dell’epoca. A Parigi nacque il Club des Hashischins frequentato da poeti e scrittori come Victor Hugo, Alexandre Dumas, Charles Baudelaire, Honoré de Balzac e Théophile Gautier. C’è da dire, comunque che in Europa l’uso della cannabis a fini ricreativi è stato nella storia meno diffuso rispetto alle altre parti del mondo, anche probabilmente perché si diffuse la specie cannabis sativa meno ricca di principi attivi stupefacenti.


Quali sono i suoi usi ?


Gli usi della cannabis sono davvero molteplici: dal settore industriale a quello dell’edilizia, dalla farmacologia ai cosmetici. Fin dall’antichità il fusto costituiva la materia prima per la produzione di carta[54], fibre tessili in genere (corde, abbigliamento, ecc.), fibre plastiche, e concimi naturali; nella medicina umana e veterinaria le foglie e soprattutto i fiori erano molto utilizzati per vari scopi fra i quali, ad esempio, l'uso antinfiammatorio e sostituivano in quel periodo molti dei farmaci presenti oggi sul mercato. Ulteriori utilizzi prima della proibizione sono stati fatti nella creazione di una delle prime automobili prodotte in serie (la Ford T del 1923), un prototipo, detto Hemp Body Car, composto per più del 60% di materiali derivati dalla canapa. Perfino le case erano costruite in buona parte con prodotti derivati dalla cannabis (vernici, colle, mattoni, rivestimenti).

Per migliaia di anni è stata una pianta medicinale,negli ultimi decenni si è accumulato un certo volume di ricerche sulle attività farmacologiche della cannabis e sulle sue possibili applicazioni. Un’analisi del 2000 che analizza tutti gli studi clinici pubblicati fino al 2000) conclude che la cannabis è efficace nel dolore neuropatico e spastico, meno in altri tipi di dolore. Ma successivi studi clinici hanno mostrato effetti significativi anche nel dolore tumorale, e hanno confermato l'ottima attività per il dolore neuropatico e per i sintomi dolorosi nella sclerosi multipla (spasticità, sintomi della vescica, qualità del sonno).Ecco un breve riassunto delle sue capacità medicinali:Effetti stabiliti da studi clinici contro: nausea e vomito, anoressia e cachessia, spasticità, condizioni dolorose (in particolare dolore neurogeno)

Effetti relativamente ben confermati contro: disordini del movimento, asma e glaucoma

Effetti meno confermati contro: allergie, infiammazioni, infezioni, epilessia, depressione, disordini bipolari, ansia, dipendenza, sindrome d'astinenza

Effetti allo stadio di ricerca contro: malattie autoimmuni, cancro, neuroprotezione, febbre, disordini della pressione arteriosa.

Sono anche numerose le testimonianze di coloro che sono riusciti a superare la dipendenza dall'alcol o dalla cocaina grazie all'utilizzo della cannabis.

Uno studio pubblicato nell'edizione dell'aprile 2009 del Journal of Clinical Investigation, condotto all'Università Complutense di Madrid, ha dimostrato che il principio attivo THC potrebbe avere effetti antitumorali.

L'olio estratto dalla cannabis può essere utilizzato in alcuni tipi di motore, in particolare come biodiesel.


E come sostanza stupefacente ?


Come stupefacente vengono utilizzate solo alcune parti della pianta, i fiori femminili (marijuana) e la loro resina (hashish). Questi possono essere fumati inalati o ingeriti. Il cannabinoide psicoattivo della cannabis è il THC. Le sostanze assunte con l'uso della cannabis hanno un effetto "dispercettivo" che amplifica le sensazioni, e gli effetti dell'assunzione sono dunque molteplici. Tra quelli più frequentemente descritti si possono elencare: una sensazione di benessere, ilarità, maggiore coinvolgimento nelle attività ricreative, alterazione della percezione del tempo e assenza di atti aggressivi o reazioni violente (al contrario dell'alcool). Nel marzo 2007, la rivista scientifica The Lancet ha pubblicato uno studio dal quale si evince la minore pericolosità della marijuana rispetto ad alcool, tabacco o benzodiazepine: ricerche confermano questo studio. Non esistono casi documentati di overdose dovuta all'abuso di questa sostanza, in quanto il THC ha una tossicità estremamente bassa e i metodi di assunzione più utilizzati non consentono di assorbirne una quantità così elevata; il rapporto tra la dose letale e quella necessaria per saturare i recettori è di 1.000:1.Una ricerca del professor David Nutt dell'Università di Bristol, presidente del comitato britannico che svolge il ruolo di consulente governativo in materia di droghe, conferma la minore pericolosità della cannabis rispetto ad alcool e tabacco.


Come si chiama la cannabis?


Si lo so si chiama cannabis, ma per alcuni si parla di una sola specie, la cannabis sativa e due sottospecie cannabis indica e cannabis ruderalis. Altri ritengono si tratti di tre specie diverse: Cannabis sativa (sativa = utile; volg. canapa)

Cannabis indica (indica = indiana; volg. canapa indiana o indica)

Cannabis ruderalis (ruderalis = ruderale; volg. canapa russa o ruderale o americana).


Riflessioni finali



In questo approfondimento, abbiamo visto molto brevemente, che cos’è la pianta della cannabis. Per approfondire i vari aspetti legati a questo mondo, oltre a seguire questo blog, vi invito a partecipare alle varie fiere e manifestazioni che si trovano in Italia ed in Europa, a provare i prodotti legalmente venduti e perché no, quando non sarà più proibito, a coltivarvi voi in prima persona una piantina di cannabis, così, la conoscerete in prima persona.

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