La decarbosillazione !

 


Oggi vediamo come decarbossilare la cannabis e perché bisogna farlo.


Perché si fa la decarbossilazione ?


La decarbossilazione è la “cottura” della cannabis. Per poter avere i cannabinoidi come ad esempio il cbd e il thc bisogna riscaldare la cannabis, altrimenti l’erba cruda contiene solo piccole quantità di cannabinoidi.

Adesso vediamo meglio cosa succede durante questo procedimento chimico: la cannabis non riscaldata contiene molto thca, quando viene riscaldata queste molecole perdono un gruppo carbossile e si trasformano in thc. Questo avviene anche per il cbd dove prima di essere riscaldata abbiamo il cbd, per poi una volta riscaldato diventare cbd. E così anche per gli altri cannabinoidi.


Come si fa la decarbossilazione ?


Ci sono diversi modi per farlo, e in questo articolo ne analizzeremo tre.

Per prima quella più semplice, che io chiamo “automatica”, avviene ogni volta che vi fumate uno spinello. Ogni volta che la cannabis viene fumata con qualsiasi metodo che preveda la combustione avviene la decarbossilazione e quindi otterrete tutti i cannabinoidi presenti nella vostra erba ( se di qualità ne avrete molti altrimenti ne avrete meno… ).

Adesso vediamo altri due procedimenti per riscaldare la cannabis ed ottenere tutti i cannabinoidi a disposizione senza fumare. Questi procedimenti sono utili quando dalla vostra cannabis volete ottenere oli, tinture, cosmetici, liquidi aromatici, alimenti, bevande… insomma qualunque prodotto a base di cannabis.

Procedimento numero 1: usare il forno di casa

Bene, per prima cosa dovete sminuzzare la vostra erba, io vi consiglio di usare un grinder. Poi, mettetela in una teglia con sotto della carta da forno, adesso riscaldate il forno fino alla temperatura di circa 105 gradi. Mettete la teglia con la cannabis all’interno del forno per circa 45 minuti e alla fine avrete ottenuto la vostra cannabis decarbossilata.

Mi raccomando con il forno non dovete superare la temperatura di 120 gradi, altrimenti avrete solamente rovinato la vostra cannabis.

Procedimento numero 2 : riscaldamento con pentola e cannabis sotto vuoto

Questo procedimento è un po’ più lungo di quello di prima, ma se non avete un forno a disposizione può essere l’ideale.

Come prima vi consiglio di sminuzzare l’erba, dopo dovete metterla in un sacchetto per il sotto vuoto, e metterla sotto vuoto con una delle apposite macchine che di solito si ha in cucina.

Fatto questo, riempite una pentola di acqua, metteteci all’interno il sacchetto con la cannabis sotto vuoto e mettete il tutto sopra il fuoco a riscaldarsi.

Controllate che la temperatura dell’acqua raggiunga, e poi mantenga, i 95 gradi. A questo punto

lasciate lì il tutto per almeno un’ora, dopo questo periodo di tempo la vostra cannabis sarà decarbossilata.

Anche in questo caso non dovete raggiungere temperature eccessive per evitare che la cannabis si rovini, per aiutarvi vi posso consigliare di controllare che l’acqua non bolli.


Conclusioni



In questo articolo avete visto come decarbossilare la cannabis , processo necessario ogni volta che volete usare la cannabis per scopi che non sia fumarla.

Detto questo, specialmente per la produzione di alimenti, alcune persone stanno iniziando ad usare la cannabis non decarbossilata, il motivo principale è quello di avere una cannabis senza cannabinoidi e quindi molto leggera e quasi senza effetti psicotropi.

Approfondiremo in un altro articolo i risultati di questa “nuova” procedura, così intanto, potremmo analizzarne maggiormente i risultati e magari avremo anche l’esperienza diretta del canapino.

Commenti

Post popolari in questo blog

I TAROCCHI

Come prendere l’olio al cbd

WICCA